Il decreto D.Lgs. n. 81 del 2008 presenta al suo interno tutte le normative che regolano la sicurezza sul lavoro.
Tra i tanti punti trattati nel decreto troviamo anche l’obbligo di stesura del Documento di Valutazione dei Rischi, o DVR, un resoconto che elenca tutti i pericoli ravvisati negli ambienti lavorativi e le corrette misure di prevenzione e protezione per la tutela di salute e sicurezza dei dipendenti.
In relazione alla valutazione specifica del rischio incendio dipenderanno le misure che il datore di lavoro dovrà adottare per la gestione della sicurezza antincendio, tra cui l’elaborazione del Piano di emergenza (PEE).
Il Piano di Emergenza è un documento connesso con la valutazione dei rischi ed è obbligatorio per le aziende che contano 10 o più dipendenti, insieme a tutte quelle attività che richiedono il controllo da parte dei Vigili del Fuoco e nei locali aperti al pubblico con presenza contemporanea di più di cinquanta persone.
Che cos’è il Piano di Emergenza e perché è così importante
Il Piano di emergenza è un documento in cui sono riportate:
- le azioni da mettere in atto in caso di incendio,
- le procedure per l’evacuazione,
- le disposizioni per richiedere l’intervento dei soccorsi esterni
In caso di effettiva emergenza i dipendenti, ed in particolare gli addetti antincendio, devono mettere in atto le procedure così come specificato, per ridurre al minimo i possibili danni alle persone e ai beni.
Lo scopo del Piano di Emergenza è quindi quello di prevenire pericoli e proteggere dai danni persone e beni presenti all’interno dagli ambienti di lavoro.
Seguendo i protocolli riportati all’interno del PEE si procede a coordinare le operazioni di tutto il personale presente in azienda al momento dell’emergenza, in modo da salvaguardare la salute di tutti e limitare al minimo i rischi.
Cosa troviamo all’intero del Piano di Emergenza
All’interno del documento vengono elencate tutte le istruzioni per un intervento corretto in caso di emergenza, secondo quanto espresso nel Testo Unico per la Sicurezza sul lavoro. In particolare, il PEE deve comprendere:
- i compiti prescritti al personale incaricato della sicurezza antincendio;
- tutte le misure da mettere in atto per i lavoratori esposti a rischi specifici;
- le misure necessarie ad assicurarsi che tutto il personale sia sempre aggiornato e informato sulle procedure da mettere in atto;
- le procedure specifiche per aree ad alto rischio incendio;
- il protocollo di chiamata dei Vigili del Fuoco e le procedure per la cooperazione una volta arrivati i soccorsi sul posto di lavoro.
Oltre a questo, ci sono alcune fondamentali informazioni aggiuntive che è necessario riportare per consentire il corretto svolgimento delle operazioni di soccorso e sicurezza, come ad esempio:
- la planimetria del posto di lavoro, comprensiva di tutte le sue aree, e relativa segnalazione delle uscite di sicurezza e delle compartimentazioni antincendio;
- l’ubicazione dei sistemi di sicurezza antincendio;
- l’ubicazione delle attrezzature e degli impianti di estinzione;
- l’ubicazione dei locali a rischio specifico;
- l’ubicazione degli allarmi e della centrale di controllo;
- gli ascensori utilizzabili in caso di emergenza;
- l’ubicazione degli ausili di primo soccorso.
Chi si deve occupare di redigere il PEE?
La stesura del Piano di Emergenza ed Evacuazione spetta al Datore di Lavoro, con la collaborazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, insieme agli addetti di primo soccorso e dei responsabili della prevenzione incendi.
Bisogna ricordare che il PEE è un documento che deve essere costantemente aggiornato ogni volta che si decidono nuove misure di protezione o che viene aggiunto qualcosa ai protocolli di sicurezza previsti. A ogni nuovo aggiornamento sarà cura del Datore di Lavoro informare i suoi dipendenti dei nuovi protocolli di sicurezza da attuare, in modo che sappiano sempre come muoversi durante le emergenze.
Va inoltre sottolineato che sono previste sanzioni per la mancata redazione del Piano di Emergenza, secondo quanto stabilito nel D.Lgs. 81/08: in particolare, in caso di mancata stesura del PEE – e quindi di violazione della normativa – sono previste sanzioni pecuniarie e penali, fino ad arrivare alla sospensione dell’attività imprenditoriale.
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